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PERCHÉ RUBARE VEICOLI È UN AFFARE PER I CRIMINALI?
La sottrazione di un veicolo sviluppa un indotto per le organizzazioni criminali in grado di generare svariati milioni di profitto. Dal ladro che materialmente preleva la vettura dalla strada, agli specialisti che si occupano della bonifica dei sistemi di allarme; dai corrieri che nel giro di 24 ore sono in grado di portare la vettura all’estero o ad officine compiacenti/clandestine che smembrano i mezzi per ricavarne pezzi di ricambio: una filiera criminale che prospera sul furto di veicoli e i cui nefasti effetti si abbattono, a cascata, sugli automobilisti.
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Un fenomeno, quello del furto di veicoli, che nel decennio scorso aveva subito un certo ridimensionamento, ma che adesso sta esplodendo con vigore. Nel 2022, stando agli ultimi dati rilasciati dal Ministero dell’Interno, si è avuto un incremento dei furti quantificabile in un 18% in più rispetto al 2022: stiamo parlando di circa 123.000 veicoli (auto, moto e veicoli commerciali) sottratti ai legittimi proprietari. Un numero che, purtroppo, solo in piccola parte torna a casa perché nonostante gli sforzi delle Forze dell’Ordine, i progressi della tecnologia in questo settore e la maggiore attenzione degli utenti, solo meno del 40% dei veicoli sottratti viene recuperato.
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COME VENGONO RUBATE LE AUTO?
La lotta ai furti d’auto va considerata una sorta di guerra dove, a fasi alterne, si hanno vinti e vincitori da entrambe le parti. A volte sono i consumatori a soccombere, altre volte sono i ladri a dover rinunciare. Questa sorta di rincorsa avviene ogni volta che si assiste ad uno step tecnologico nella progettazione e realizzazione delle automobili. Quarant’anni fa era solo una questione di serrature e blocchetti di accensione da forzare e fili da collegare.
Poi, negli anni Novanta, il primo concreto aiuto per gli automobilisti con l’arrivo dell’immobilizer, che ha posto un argine alla voracità dei topi d’auto. Una barriera che tuttavia ha resistito sino a quando i criminali non hanno imparato ad aggirarlo. Parallelamente, con l’ingresso sul mercato dei primi antifurti satellitari, è stata data agli automobilisti una ulteriore arma di difesa e alle Forze dell’Ordine uno strumento efficacie da sfruttare per contrastare la criminalità. Anche questa volta, però, la continua rincorsa tra guardie e ladri, ha riportato questi ultimi in vantaggio dopo che hanno imparato ad aggirare questi sofisticati dispositivi. Ecco quindi fare la sua comparsa il localizzatore ad alta frequenza, molto più difficile da sconfiggere rispetto al sistema, ma purtroppo non sempre infallibile come del resto tutti i sistemi elettronici.
E oggi? Il paradosso odierno è che, nonostante tutta la tecnologia a disposizione, le auto sono diventate più facili da espugnare. L’avvento dei sistemi keyless ha comportato l’utilizzo di sistemi molto più dipendenti dai software e dalle centraline rispetto al passato. La necessità, poi, di provvedere alla possibilità di ripristino in caso di problemi o perdita delle chiavi, ha costretto i progettisti a lasciare aperte alcune porte virtuali, che vengono abilmente sfruttate dai ladri per sottrarre il veicolo. Capita così che su auto di ultima generazione, al criminale non resti altro da fare che entrare nell’abitacolo, collegarsi alla presa OBD e programmare sul momento una nuova chiave che poi darà il consenso all’avviamento del motore.
Oppure, incredibilmente, su altri modelli, basta estirpare il connettore di un fendinebbia o di un proiettore (quindi senza nemmeno salire a bordo) e usare il cablaggio per collegarsi alla rete CAN-BUS della vettura. Una volta fatto, si invia alla centralina di gestione del motore un segnale che agisce esattamente come quando le antenne “sentono” la chiave vicino la macchina. Le porte si aprono e il motore si avvia: non viene rotto nemmeno un cristallo!
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COME DIFENDERSI?
Per contrastare questa attività criminale, è essenziale adottare misure di sicurezza adeguate come l’installazione di sistemi antifurto, sistemi di deterrenza passiva come quelli offerti da NEXT, privilegiare parcheggi sicuri, stipulare una polizza assicurativa.
E’ altresì importante stimolare la cooperazione tra autorità di polizia, industria automobilistica e Aziende private come NEXT per rintracciare e recuperare i veicoli rubati.
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COSA PUÒ FARE NEXT PER GLI AUTOMOBILISTI?
Next nasce con lo scopo di proporre agli automobilisti sistemi di deterrenza innovativi, silenti, sempre operativi e che non si affidano all’elettronica ma che, in modo semplice ma efficace, possano proteggere l’auto e renderla UNICA ed indissolubilmente legata al suo proprietario.
COME? Clicca qui per conoscere i nostri servizi di deterrenza al furto.
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